Saranno richiesti diversi documenti per le varie fasi del processo di vendita dell'immobile – annuncio dell'immobile, celebrazione del CPCV, richiesta di credito da parte dell'acquirente, atto pubblico – quindi il modo migliore per velocizzare il processo sarà quello di raccogliere tutti i documenti necessari il più in anticipo possibile possibile.
Alcuni dei documenti più rilevanti saranno:
Questo documento può essere ottenuto presso l'Ufficio del Catasto, consentendo di consultare la storia dell'immobile, le registrazioni fatte su di esso, compresi quelli in sospeso, e attestarne la proprietà. Il certificato catastale ha una validità di 6 mesi e può essere richiesto sulla piattaforma Predial Online, al costo di 15€.
Il Caderneta Predial è noto anche come certificato a matrice. Questo documento riporta la situazione fiscale dell'immobile e altre informazioni rilevanti come l'ubicazione, la descrizione, l'identificazione dei proprietari e il valore patrimoniale dell'immobile, che consentiranno il calcolo dell'imposta comunale sugli immobili (IMI).
È il documento che descrive il tipo di destinazione d'uso a cui è destinato l'immobile, cioè se ha finalità residenziali o non residenziali. Per emetterlo è necessario rivolgersi al Comune della regione dell'immobile.
La planimetria dell'immobile è il documento che attesta l'esatta distribuzione dell'immobile, con le superfici lorde e utili, oltre a contenere informazioni circa le dimensioni e l'ubicazione del garage, del ripostiglio, ecc. E' inoltre possibile consultare la planimetria dell'immobile con il Comune.
Il Certificato Energetico è un documento che valuta l'efficienza energetica di un immobile su una scala che va da A+ (molto efficiente) a F (poco efficiente), rilasciato da tecnici autorizzati dall'Agenzia per l'Energia (ADENE). Questo documento è obbligatorio dal 2013 per chiunque intenda vendere o affittare un immobile.
Questo documento contiene le informazioni del progetto architettonico, le caratteristiche dell'opera e descrive le modifiche apportate nella costruzione dell'immobile. Se l'immobile è stato costruito prima del marzo 2004, questo documento potrebbe non essere necessario. Se hai bisogno di un duplicato, devi richiederlo al Comune pagando una tassa.
Dopo aver raggiunto un accordo con l'acquirente in merito al prezzo e alla forma di pagamento, prima di firmare l'atto pubblico di compravendita e di compravendita, e con lo scopo di vincolare le parti alla futura attività, si consiglia di stipulare un accordo chiamato contratto cambiario di compravendita, con il quale ciascuna delle parti stabilirà i termini e le condizioni per la compravendita, impegnandosi, nei termini dello stesso, a stipulare il futuro affare, in cui l'immobile sarà ceduto all'acquirente.
In un contratto promissorio di compravendita devono essere stabilite le condizioni dell'attività, come ad esempio:
Questo tipo di accordo non è obbligatorio; Tuttavia, si tratta di una procedura comune quando l'acquirente ha bisogno di ricorrere al credito bancario o, per qualsiasi altro motivo, il contratto definitivo non può essere immediatamente concesso.
Il contratto promissorio di compravendita deve essere sempre attentamente esaminato da un professionista qualificato poiché nella nostra pratica professionale troviamo talvolta situazioni in cui la formulazione inappropriata di questo tipo di contratto ha comportato la perdita del valore della caparra versata dall'acquirente, che, In alcuni casi, può raggiungere il 30% del valore totale dell'immobile.
L'atto di compravendita può essere stipulato presso uno Studio Notarile, un Ufficio del Catasto o anche attraverso il servizio Casa Pronta, un insieme di sportelli unici creati dallo Stato in modo che, in essi, possano essere espletate tutte le formalità inerenti l'acquisto e la vendita di una casa.
È importante ricordare che il pagamento dell'IMT (Imposta Comunale sui Trasferimenti di Proprietà), l'imposta di bollo e i costi di acquisizione sono a carico dell'acquirente.